La Calavera Catrina
Notiamo spesso che, quando si parla della Santisima Muerte, molte persone utilizzano come icone raffigurazioni che non la rappresentano, essendo immagini che ritraggono invece la Calavera Catrina. Oltre ad esservi una certa distanza iconografica, assolutamente non ignorabile, c’è anche una distanza di significato. Anche se, ad essere ancora più onesti, molte delle stesse raffigurazioni moderne della Catrina sono storpiature rispetto all’originale.
Facciamo un passo indietro e un breve riassunto di storia.
Introduzione alla figura della Santa Muerte
La Santa Muerte, nominata in molti film e telefilm come “la santa dei narcotrafficanti”, “la signora dei killer”, dipinta come la più malvagia delle divinità, a cui si rivolgono soltanto i criminali per ottenere favori e poter compiere impuniti i propri delitti, è in realtà una figura molto distante e diversa da questi luoghi comuni.
In Messico viene invocata per vegliare su qualunque aspetto della vita: punire le ingiustizie, vendicare i torti, proteggere i malati, gli infanti e i deboli, suscitare l’amore, dare dignità a chi ha un orientamento religioso, sessuale o politico differente da quello della massa. Viene pregata anche dai criminali, ovviamente, perché possa proteggerli dalla morte o rendere la lama della loro “falce” più affilata e favorirli nel compimento di omicidi.