Huldufólk: il Popolo Nascosto
I di Pertra Sorg (Raffaele Rubechini)
n tutto il continente europeo, è possibile rintracciare un diffuso leit motiv testimoniato dalle innumerevoli leggende e narrazioni inerenti il cosiddetto Fairy Folk, chiamato anche Piccolo Popolo o Popolo Nascosto, nome derivato dall’Old Norse hulder (occultato) e folk (popolo). Trattandosi di una pluralità variegata e multiforme di entità, con storie e leggende proprie per ognuna, è impossibile esplorarne le singole espressioni e apparizioni come fossero un corpus omogeneo e comune. Al contrario è d’uopo stilare quei presupposti e caratteristiche generali che accomunano il Popolo Nascosto nella sua interezza.
Il Piccolo Popolo: il Popolo del Tumulo
Definire il Piccolo Popolo in modo unitario è pressoché impossibile, a causa delle notevoli differenze territoriali che hanno influenzato le varie credenze popolari.
Sebbene il termine “Piccolo Popolo” sia riferito in modo quasi esclusivo ai Sidhe del folklore tradizionale irlandese (anche se la traduzione esatta sarebbe “Popolo delle Colline”), la credenza in spiriti di aspetto umanoide o mostruosi, localizzati a metà fra la società umana e la natura divina, è piuttosto diffusa in tutti i folklore. Di questi Spiriti, talvolta espressione stessa del caotico potere della Natura, tanto creativo quanto distruttivo, se ne trova una gran varietà in tutta Europa, alcuni più benevoli di altri, alcuni insidiosi e altri disposti all’aiuto, molti aventi tutte le caratteristiche tipiche dell’archetipo del trickster, e tutti accomunati da una profonda connessione con la Terra e il Territorio.