Legge dell’Attrazione: perché con me non funziona?
Quando abbiamo aperto un profilo Tellonym per raccogliere domande degli utenti e spunti per articoli, video e podcast, non avrei mai pensato che qualcuno ci chiedesse di parlare ancora di Legge d’Attrazione.
Prima di tutto ci siamo pentiti amaramente di aver aperto quel profilo, e poi abbiamo pensato a come rispondere al quesito. Ci veniva chiesto, in sostanza, di parlare di questo principio sviluppato dal New Thought nel Novecento. Perché “sta tornando di moda”. Sottotesto: “non se ne può più”.Come non concordare? Ci abbiamo messo solo un paio di settimane a capire come avremmo voluto parlarne. Evidentemente, il solo punto di vista magico non è sufficiente – lo abbiamo già ampiamente argomentato in un numero indefinito di podcast, ma siamo ancora al punto di partenza.
Quindi perché non fare una breve panoramica storica e parlare anche di qualche dinamica psicologica? Non che adesso ci arroghiamo il diritto di dare consigli di psicologia per quello esistono gli psicologi (ne conosciamo uno bravo e di fiducia, se doveste averne bisogno).Legge d’Attrazione Teoria della Vibrazione: sono magia?
Si sente spesso parlare di Legge d’Attrazione come soluzione universale a tutti i problemi: la New Age propina questa idea semplicistica, per cui basta pensare fortemente a qualcosa, sintonizzarsi sulla sua vibrazione, desiderarla con tutti se stessi, per riceverla dall’Universo senza alcuno sforzo, se non un blando esercizio di ambizione. In qualche modo, la Magia – fatta di studio, elaborazione del metodo, applicazione di tutte le corrispondenze necessarie – viene ridotta a un banale “gira e spera, spera e gira, perché poi si avvererà”, in pieno stile cartone animato.
La Magia non è questo.