Il Culto degli Antenati: una religiosità più antica dell’Animismo?
Fuori dall’ambiente accademico di chi, studiando antropologia, deve per forza conoscere le varie teorie sull’origine del Sacro e della religiosità umana, permane una concezione scolastica che porta innanzitutto a vedere alcune espressioni religiose più primitive e altre più evolute e, grazie al condizionamento di una mentalità ottocentesca dura da sradicare, ad attribuire a queste espressioni un valore in termini morali ed evolutivi.
Ci viene insegnato, come fosse una filastrocca, che l’Animismo è venuto prima di tutti gli altri modi di intendere la religione. Che l’Animismo è espressione religiosa propria della cultura del buon selvaggio: l’essere umano arcaico, pacifico e in comunione con la natura, più simile ad un animale che all’uomo moderno civilizzato, che sarebbe stato dotato di una naturale curiosità verso gli eventi inspiegabili e avrebbe, con la sua ingenuità, creato la religione come forma di consolazione e riconosciuto la scintilla vitale intrinseca in tutte le cose esistenti come uno spirito sovrannaturale.
Le Terre di Cimitero e Sepoltura
Vista la grossa confusione che abbiamo rilevato in diversi contesti riguardo il lavoro nel cimitero, la terra di cimitero, la terra di sepoltura, le pratiche necessarie a raccoglierle e il senso dell’averle fra gli strumenti a disposizione tanto per la pratica devozionale che per quella magica, abbiamo ritenuto necessario un articolo chiarificatore – che da un lato fornisca delle informazioni basilari, e dall’altro rompa questo alone di silenzio e queste mistificazioni, che ridicolizzano un tema rilevante tanto nella pratica della stregoneria, quanto della magia cerimoniale.