S03 19 – UNA MODERNA RICERCA D’INTENTITà: FRA WICCA, STREGONERIA, ESOTERISMO OCCIDENTALE E COSCIENZA SOCIALE

La Wicca è un fenomeno complesso. Può piacere o non piacere, ma non può essere racchiusa nel "Wicca merda" o nella censura, perché è un fenomeno che ormai fa profondamente parte della società occidentale, e che - dagli Anni 30 ad oggi - ha avuto un'enorme impatto sulla cultura esoterica moderna. Non può quindi essere ignorata, fosse anche solo come fenomeno sociale che ha fatto conoscere alla massa un altro modo di "essere strega" - con questo intendiamo dire un modo diverso, rispetto a quello che la massa pensava della strega perseguitata dall'Inquisizione, cioè donna isterica, patologica, malefica, perno di quell'immaginario della stregoneria che altro non era se non uno strumento politico.

Ciò non di meno, la Wicca nasce in un contesto, l'esoterismo occidentale del primo Novecento, problematico per varie ragioni, e in particolare per la sottesa appropriazione culturale (o sincretizzazione) di elementi provenienti da scuole di pensiero, religioni, tradizioni e culture altre - che è stato motore del sapere magico-mistico occidentale fin dai suoi albori nel Medioevo.
In un contesto di questo tipo, e con l'appoggio di autori accademici radicati nel pensiero coloniale, la Wicca non poteva che nascere "figlia del suo tempo"... eppure moderna, nella sua capacità di adattarsi, permeare la società e sopravvivere. Continuando ad evolvere, al punto che oggi la discussione sui valori sociali, sulla coscienza sociale dell'Occidente, sulle battaglie politiche, civili e culturali, è arrivata anche fra i Wiccan - dimostrandosi in una crescente attenzione a questo tipo di tematiche, e a un ritorno a un'origine se vogliamo "gardeniana", in cui privilegiato è il legame con la terra, con i propri luoghi, piuttosto che lo slancio verso elementi culturali altri.

Il dibattito sull'intrinseca appropriazione culturale presente nella Wicca non può quindi esimersi, a nostro parere, da una valutazione più ampia fatta sui meccanismi di appropriazione e sincretizzazione propri dell'Occidente, e su una domanda cardine: quali sono i limiti della cultura?

E non solo: cos'è, effettivamente, la Stregoneria? Soltanto il "witchcult" definito da Michelet e Murray, e popolarizzato da Gardner? Soltanto il fenomeno politico, cristiano, dell'Inquisizione con il suo immaginario diabolico e terrifico? Soltanto lo strumento politico usato dal femminismo per riappropriarsi della figura di una donna libera, indipendente e auto-definita? O qualcosa di più?

La discussione in questo podcast non verte tanto sul dare una risposta ai tanti quesiti che la comunità pagana ed esoterica si sta ponendo in merito, perché la ricerca di un'identità è un processo lungo, mai definitivo, e spesso individuale. Lo scopo è piuttosto quello di sottolineare dei limiti, sia alle affermazioni che alle critiche, perché davanti a fenomeni così complessi non esistono risposte semplici. Esistono soltanto molte sfaccettature del problema, e una direzione di cambiamento il cui risultato si concretizzerà solo nel tempo.

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