S02 E19 – IL RITO è LA RIPETIZIONE DEL MITO… E ALTRI APPROFONDIMENTI SUL CONCETTO DI “RITUALE”

Nel podcast abbiamo sempre ripetuto che la Magia è disciplina olistica, cioè considera l'individuo come definito soltanto da una semplice somma di "parti" visibili o meccaniche, ma anche da tutti quegli aspetti sottili che Magia e Religione indagano. In questo senso, più volte abbiamo ripetuto che il rituale non può essere considerato soltanto da un punto di vista esoterico, ma deve essere indagato per il suo stesso valore simbolico, il quale è definito dalla Tradizione, intesa come una complessa architettura di simboli, archetipi e significati fra loro legati, che donano significato ai gesti e agli strumenti rituali.
Il Rito quindi è ripetizione e prolungamento nel presente del Mito, da un tempo archetipico ormai lontano, al momento presente appunto, dove il Rito rimette in scena il Mito e, così facendo, gli restituisce valore e autorevolezza. Ma tutto questo ha un senso psicologico e sociale più profondo, che va oltre la comprensione superficiale di una frase che abbiamo ripetuto (forse fin troppo, ma mai abbastanza).

Nell'arco della puntata, indagheremo più a fondo gli aspetti psicologici e sociali del rituale, attraverso l'individuazione di tre macro-gruppi (riti iniziatici o di passaggio, riti religiosi e riti magici propriamente detti) usati come lente per parlare di vari aspetti e valori del Rito.
Aggiungeremo, sul finire, alcune considerazioni utili riguardo la Chaos Magick e il motivo per cui, prima di mettersi all'altare a fare cose, è bene considerare la possibilità di alcune riflessioni preliminari.

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Intro: Golden reflection of the sun, by Vlad Gluschenko

Background music: all tracks by Savfk music