Stregoneria
L’arte dell’incenso
Potrebbe sembrare semplice in apparenza parlare di incensi e della loro creazione. Lo sarebbe, se si accettasse di limitare il tema a un breve elenco di corrispondenze e poche nozioni tecniche su come ridurre in polvere del materiale grezzo e la sua miscelazione. Eppure dietro alla creazione di un buon incenso per l’Arte c’è molto di più. Non solo l’attenta scelta degli ingredienti e la loro adeguata ritualizzazione, ma anche la conoscenza delle virtù di resine ed erbe, e il corretto metodo per metterle in opera nelle giuste quantità, perché stimolino l’effetto desiderato, senza risultare dannose. Prima di scendere nei dettagli, è doverosa una premessa: se guardiamo alle ricette delle antiche fumigazioni (per capirci quelle tramandate nei grimori e quelle sopravvissute attraverso altre fonti), non potremmo certo definirle salutari. I fumi di alcune sono tossici a causa della presenza di ingredienti velenosi se respirati (come lo zolfo o il giusquiamo), altre effetti allucinogeni o irritanti. Tuttavia sono sempre state utilizzate, in quanto corrette dal punto di vista delle corrispondenze e delle virtù magiche degli ingredienti: l’arte magica non è mai del tutto “sicura” o “sana” dal punto di vista della salute. È quindi necessario capire il limite di rischio oltre il quale non ci si vuole spingere e attenervisi, e in generale cercare di ridurre, ogni qual volta possibile, i rischi per la salute.
Il crocicchio: le vie tra i mondi
Il crocevia, l’incontro di tre o più strade, nell’immaginario della magia, sia popolare e che cerimoniale, antica e moderna, è considerato un luogo preferenziale per il contatto con le entità, un punto di intersezione di mondi ed energie, dove questi si compenetrano in modo unico e spesso travolgente.
Quando è l’intersezione di quattro strade, esse rappresentano idealmente l’incontro dei quattro quarti del cosmo: il centro del crocevia diventa dunque il metaforico centro del mondo, nel quale è più facile per il mago entrare in contatto con ogni energia, aprire le porte dei mondi, convocare Divinità e Spiriti, inviarli e inviare la propria Volontà. Da quel punto, come fosse il centro di un cerchio, equidistante da tutto, e con la possibilità di osservare ogni cosa, egli può raggiungere il controllo di tutto ed estendere il proprio sguardo e azione ovunque e in ogni luogo.