Un culto, tanti culti: rispetto, legittimità e come le cose cambiano quando la religione non è più comunitaria
Assistiamo spesso a una duplice tendenza che caratterizza l’ambiente “pagano” (parola impropria, ma adottiamola come termine ombrello): da un lato, chi promuove l’idea che si possano unire più culti a Divinità che non fanno parte della medesima tradizione religiosa, senza alcun problema e limite; e dall’altro chi condanna ferocemente questo atteggiamento, promuovendo una sorta di “purezza” del culto e unicità di adesione.
Nel tempo, non ci siamo mai espressi troppo chiaramente, anche se chi ci segue da tempo si è fatto un’idea di come la pensiamo. Dopo le storie pubblicate ieri, in più di uno ci hanno chiesto di esporci in modo più diretto. Un articolo che raccogliesse qualche idea ci è sembrato il modo meno fraintendibile.Qual è il momento migliore per una divinazione?
Questa è stata una delle domande che ci sono state poste durante la conferenza Divinazione: scopi, tecniche e limiti, ma è anche una domanda che ci viene rivolta spesso. Come abbiamo spiegato durante la conferenza, ci sono diversi aspetti della Divinazione che non vengono affrontati o che non sono conosciuti, e non di rado domande all’apparenza semplici possono nascondere risposte più complesse di quanto ci si aspetta.
Prima di tutto, per rispondere a questa domanda è necessario capire quale metodo divinatorio si sta utilizzando. Non c’è un momento perfetto in assoluto: le circostanze necessarie alla pratica sono molte e alcune pratiche divinatorie sono ben più complesse del tiro di alcune carte da un mazzo, e prevedono rituali per i quali il momento (astrologico, della giornata, la fase della Luna, e così via) è fondamentale. Per esempio, per alcune operazioni di lecanomanzia (divinazione per mezzo di bacili colmi di acqua) è importante che la Luna colpisca questi specchi d’acqua artificiali, perciò sarà opportuno che brilli alta nel cielo, meglio se piena – e lo stesso vale quando la lecanomanzia è praticata per mezzo dell’osservazione del riflesso della Luna e delle stelle in specchi d’acqua naturali, quali laghi, pozzi, fiumi. In altri casi, per la lecanomanzia si potrebbe preferire una notte di Luna Nuova, in cui l’assenza stessa di una fonte di luce così brillante permetta alle acque di impregnarsi del potere “infero” della Luna combusta.