• Stregoneria,  Antropologia & Storia delle religioni

    Imbolc: gestazione e purificazione

    Imbolc è una delle quattro feste celtiche stagionali legate al fuoco e al ciclo del sole: Imbolc/1° Febbraio; Beltane/1° Maggio; Lughnasad/1° Agosto e Samhain/1° Novembre – specificando e tenendo sempre è a mente che per i Celti il giorno iniziava al tramonto, e le celebrazioni si protraevano da tramonto a tramonto. Imbolc è equidistante sia dal solstizio d’inverno che dall’equinozio di primavera, proprio come lo è anche la sua controparte, Lughnasad. Segnano in questo modo non l’apice della presenza e dell’assenza della luce, ma due momenti di importante passaggio, durante i quali vi era la transizione da un ordinamento (estivo o invernale) all’altro, e la necessità di ristabilire ordine. Sappiamo che questa data aveva importanza anche in epoca antica, per via dell’allineamento con il sole nascente a Imbolc di alcuni monumenti, come il Tumulo degli Ostaggi, sulla collina di Tara (in Irlanda), luogo con valenza sacrale.

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    La Menta

    La menta è una piccola erba, dall’aspetto insignificante, ma dall’odore indimenticabile, di cui esistono moltissime specie diffuse in tutta Europa, Asia e Africa, in modo a tratti discontinuo, in diversi climi e a diverse latitudini.

    Vi sono attestazioni del suo uso, in relazione ai rituali funerari, già nel Mesolitico (10.000 – 8.000 a.C.). Per esempio, in una tomba a fossa risalente a 14.000 anni fa, appartenente alla cultura natufiana, rinvenuta nella grotta di Raqefet sul Monte Carmelo, presso Israele, sono state trovate le impronte di rametti e fiori di piante aromatiche, fra i quali anche la menta. Sappiamo che l’usanza di seppellire erbe aromatiche con i corpi era piuttosto comune, sia come offerta d’accompagnamento e memoria per il morto, sia forse per lenire l’odore della decomposizione.

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