La Quercia
Fra gli alberi più sacri in Europa, sicuramente la quercia è fra i più noti, poiché venerata presso innumerevoli popoli. Nella maggior parte dei casi, comprare in associazione a divinità celesti, ordinatrici, legate alla tempesta e al fulmine, non di rado a capo o in posizione di rilievo all’interno della gerarchia divina. Non stupisce dunque che per i Romani fosse albero sacro a Giove, e per i Greci a Zeus, fra i Celti al Dagda, a Perun fra gli Slavi e, sembra, a Thor fra i Norreni.
L’associazione al fulmine si spiega facilmente per via delle proprietà di questo albero, che attira i fulmini più semplicemente di altre specie, per via dell’altezza e dell’estensione dei suoi rami, e del legno denso di acqua.
Proprio per l’estensione dei suoi rami, pari all’intrico delle radici, che si estendono in larghezza e fino a grandi profondità, si ritiene che per i Celti fosse considerato albero in grado di connettere il cielo, la terra e il mondo dei morti.È importante la Divinazione prima di un rituale?
Per quanto ci riguarda, la preparazione stessa al rituale è parte del rituale, in qualità di processo che conduce dal profano al Sacro. È un momento per orientare il pensiero, per disporsi, per capire il contesto in cui si sta andando a operare, le ragioni per le quali si sta facendo qualcosa, e calarsi all’interno di tutto questo con serenità e certezza. Ciò è ancora più vero per i rituali svolti per conto dei clienti. È facile trovare il senso del Sacro in ciò che viene fatto per la nostra devozione personale. Più difficile è trovare, applicare e mantenere un meccanismo rituale che permetta di riconoscere come Sacro ciò che viene fatto per altri, perché se anche si può cercare in tutti i modi di condividerne le spinte, c’è sempre il rischio di cadere nella ripetizione di azioni vuote – quello che cerchiamo in tutti i modi di evitare. Anche per questa ragione, e per altre che spiegheremo in seguito, nella preparazione del rituale impera la Divinazione.