Esbat di Febbraio: la Luna della Neve
Annunciando di voler iniziare a preparare dei post riguardanti gli Esbat e alcuni semplici rituali da celebrare in Luna Piena, o in associazione ai Sabba, abbiamo suscitato due tipi di reazione. Da una parte, l’entusiasmo, che caratterizza da sempre la nostra community. Dall’altra, astio e risentimento, che caratterizzano invece i nostri haters (sembra che ne abbiamo diversi 🥱), i quali ci hanno subito accusato di star mercificando sugli sciocchi che seguono questi post, tratti e decontestualizzati dalla tradizione dei Nativi Americani, e di star abbassando il livello per ottenere seguito.
Prima di addentrarci nel post di Febbraio, ci teniamo a esprimere il nostro punto di vista.
Da una parte, una porzione della divulgazione di quest’anno sarà “entry level”, perché ci siamo resi conto che una community in crescita significa tante persone che si stanno avvicinando, e che hanno bisogno non solo di spiegazioni altissime (quelle dei Podcast), non solo di puntualizzazioni (quelle di You Tube), ma anche di piccole cose che possano indurre riflessioni funzionali alla transizione verso un pensiero di tipo magico – che è vero fondamento della pratica della Magia.
Dall’altra parte, l’accusa di mercificare su tradizioni Native è ridicola di per sé, perché l’attribuzione di nomi alle Lunazioni, in funzione del momento naturale in cui avvengono, succede nelle civiltà contadine di ogni tempo, anche in Europa. Potremmo cambiare tutti i nomi con qualcosa di dialettale, e chiamare la Luna di Febbraio “Luna del Frecc”, ma questo non cambierebbe le energie che manifesta e il periodo dell’anno che va a contrassegnare. Si usano questi nomi, perché sono quelli che vengono utilizzati più comunemente.
Perché abbiamo voluto proporre, mensilmente, dei post sulle lunazioni, invitando a celebrare le Lune Piene?
Perché per un Mago è importantissimo vivere in accordo con il ciclo naturale. La Magia è di per sé tessuta dalla Luna e, separata dalla comprensione del ciclo Naturale (che la Luna regola in egual modo), diventa un protocollo vuoto, dal quale si apprende poco e che, soprattutto, ha poca effettività.
Osservare la mutevolezza della Luna nell’arco del suo viaggio mensile e annuale aiuta ad accordarsi allo scorrere del tempo naturale, laddove il tempo, nella nostra società occidentale, è scandito da un’altra dimensione (lavorativa e mondana) che ci distoglie dalla Sacralità insita nel mutare stesso della Natura.
Abbiamo voluto scrivere questa puntualizzazione sperando di indurre una riflessione (anche negli haters che ci hanno mosso le critiche di cui sopra), che aiuti a comprendere con quali occhi un Mago, o una Strega, guardano alla Natura – non solo con mera adorazione, ma ancor più con atteggiamento introspettivo, per apprendere dai cambiamenti esterni usandoli per comprendere il proprio mondo interiore.
Detto questo, la Luna Piena di Febbraio, ovvero l’Esbat di Febbraio, è chiamata Luna del Gelo o Luna della Neve. Di fatti, cade nel periodo delle ultime gelate, o delle nevicate più intese, a seconda della zona a cui si guarda. Le notti sono ancora scure e fredde, ma i giorni si fanno pian piano più lunghi e caldi. Così come i raggi del Sole che scaldano la terra sollecitano piante e animali alla rinascita, un simile moto è stimolato anche nell’essere umano, che viene invitato a prendere coscienza del risveglio e prepararsi alla rinascita imminente. In questo periodo, gli animali escono definitivamente dal letargo invernale, preparandosi alla stagione dell’accoppiamento.
È un periodo di piena potenzialità e di quella purezza archetipale che esiste quando i semi sono ancora nel mondo delle idee, e non germinati nella loro forma terrena.
Perciò è il momento giusto per divinare al fine di definire un piano d’azione per i mesi a venire, e per capire quali percorsi sarà meglio intraprendere per perseguire i propri obiettivi.
Inoltre, essendo la Luna Piena di Febbraio, cade nel pieno del mese anticamente dedicato alla purificazione. È perciò di ottimo auspicio per riti purificatori, di guarigione e per operazioni volte a bandire vecchie energie, persone pericolose, situazioni indesiderate, abitudini dannose e aprirsi al nuovo.
È un buon momento anche per cercare ispirazione artistica e rendersi terreno fertile per nuove emozioni.
Le erbe associate al periodo sono quelle che fioriscono, come l’elleboro (che fiorisce in pieno inverno e all’inizio della primavera), la primula e la viola, veri e propri araldi della primavera; e quelle che si raccolgono, come il coriandolo, la citronella, la salvia e il rosmarino, ma anche la verbena e il timo.